Sonorità etno world, tra folk salentino e napoletano protagonista della sesta serata del Campania Sound Experience. Giovedì 21 luglio, Piazza Lumière a Giffoni Valle Piana, si fa ancora cornice di musica live: dalle 22.00, ad ingresso gratuito, si esibiranno Eugenio Bennato.
Immediato un pensiero sul Festival, da parte di un artista amante da sempre del grande cinema e creatore di musica per il grande schermo: “questo Festival è un’idea vincente, un evento che attira attenzione nazionale e internazionale in una cittadina in provincia di Salerno. E’ un modo per abbandonare quel senso di vittimismo del meridione, in cui sembra che non ci crei mai nulla” – continua – “il cinema è il motivo per cui decisi di fare musica, senza dover necessariamente prestare il proprio volto sul palco, ma lavorando dietro le quinte. Comporre musica che si ponga al servizio delle immagini, Creare melodie narratrici: la musica, ha valore di racconto straordinario, ancor più se legato a cartoni animati.”
Il tema della 46esima edizione del Giffoni Film Festival, ‘Destinazione’ è certamente in linea con il particolare argomento dell’immigrazione. Ma qual è la destinazione di Eugenio Bennato? “Destinazione è un concetto affascinante nella sua ambiguità. – afferma – Può significare semplicemente un luogo d’arrivo, ma può anche riferirsi al quel particolare, difficile e affascinate concetto che è il destino. Io credo di essere destinato ad un percorso di leggera follia, come folle fu pensare di fondare da giovane ventenne la ‘Nuova Compagnia di Canto Popolare’, in pieno periodo beat. Ero evidentemente destinato a creare sempre qualcosa di sconvolgente. ”
‘Canzoni di Contrabbando’ è il nuovo album di Eugenio Bennato; una raccolta in cui il cantautore napoletano ripercorre il proprio percorso artistico: “Trovo il titolo molto autobiografico. – racconta Bennato – Tutto ciò che scrivo, è veicolato da canali che non sono commerciali, come un contrabbandiere che percorre strade vietate, ma arrivano ad attraversare ogni confine.” Grandi successi e una nuova, unica canzone inedita del disco, ‘Monpère et ma mère’, che affronta il difficile tema dell’immigrazione:“è una questione molto delicata, che non mi va mai di affrontare da un punto di vista politico, preferisco pensare all’immigrazione dal punto di vista artistico e culturale. Negli Stati Uniti la cultura afro, arrivata sotto forma di schiavitù, ha piano piano prodotto la grande esplosione della musica americana e non solo. –spiega il musicista – Sono convinto che dal Mediterraneo, dall’Africa, dal mondo Arabo, arrivino delle energie in grado di arricchire la nostra cultura, la nostra arte e la nostra musica. Il brano dedicato a questo argomento è scritto in francese, e tratta episodi di vita vissuta, è la storia di un ragazzo che attraversa il deserto del Sahara, e incontrandomi racconta la sua storia.”
Racconti dai temi importanti e controversi, arricchiti da una profonda ricerca di moderne armonie fatta dei accordi semplici e colorati accordi tipico della musica del sud.