E che Sanremo sia
Checché se ne dica Sanremo lo guardano tutti, o quasi. Lo guardano soprattutto quelli che dicono che non lo guarderanno, vuoi per curiosità, per reale interesse o almeno per avere qualcosa di cui sparlare. Questo Sanremo però ha ben poco da farsi rimproverare, l’avvento della De Filippi ha portato la leggerezza e la simpatia che da anni non si respirava in quel dell’Ariston, riuscendo a dare anche a Conti un’aria meno impostata e sicuramente più apprezzabile. Gli artisti in gara, sorridenti e più competenti di quanto potevo immaginare, hanno contribuito a rendere la prima serata scorrevole e piacevole come non mai. L’apertura affidata a Tiziano Ferro poi, nel ricordo di Tenco, è stato il tocco di qualità; ha emozionato bel giusto modo senza risultare pesante o fuori luogo, che poi qualcuno ha avuto da ridire (non poteva essere altrimenti) sulla sua performance non in linea con la vocalità del cantautore compianto, come se tutti fossero critici musicali, lasciatevi andare alle emozioni, miei cari signori, e non state sempre a trovare la pecca anche quando non c’è, le canzoni si interpretano non si imitano. Insomma, mettete da parte questo perbenismo ipocrita e godetevi lo spettacolo che almeno quest’anno, sembra essere davvero di qualità.