Buoni gli effetti speciali, bellissima la fotografia vivace dai colori accesi, ottimo il cast; Johnny Depp anche più bravo del film precedente, con un ruolo più centrale che gli consente di mettere in mostra il suo talento da tempo celato ora che Helena Bonham Carter resta un po’ in disparte e nonostante uno straordinario Sacha Baron Cohen che riesce a rubare la scena ogni volta che viene inquadrato, regalando un personaggio, il Tempo, piuttosto memorabile. Certo, non posso asserire che sia un film che resta nei meandri della memoria di un cinefilo o che si tratta di un capolavoro ma permette di passare due ore piacevoli e spensierate. L’impronta di Tim Burton, che stavolta non siede alla regia, traspare dalla tristezza e dalla cupidigia che attraversa i personaggi, Alice esclusa, forse semplicemente perché, qui anche più che nell’altro, è il Caronte che traghetta i personaggi verso il prevedibile finale.