La drammaticità del periodo che tutti stiamo vivendo mi ha fatto passare dalla preoccupazione, che a volte diventava improvvisa disperazione e mi rendeva inerte, al dolore per le persone più deboli scomparse. Ora che abbiamo percepito tutta la fragilità di un sistema governato da troppe apparenze e stiamo reagendo volendoci sentire tutti uniti e realmente connessi, io sento che questo dramma debba essere guidato dalla voglia perenne di combattere qualsiasi ombra di depressione per il futuro di tutti noi, di non avere paura della paura.

È stata questa la causa che ha generato il bisogno di far conoscere “Wannabe”, proprio perché nasce contro il regime “dell’apparire” ma in realtà affronta e inneggia a quella sana paura che spinge a vivere con rispetto e consapevolezza perché è essenziale alla stessa sopravvivenza.

Credo che Wannabe, in uscita venerdì 27 marzo, sia rispettosa del periodo che viviamo e lanci messaggi di positività, come l’invito a rialzarsi da terra dopo una battaglia combattuta, come la sensazione di poter dare il meglio di sé nei momenti peggiori (“per fare del bene ci vuole il male”).

Questa canzone ha generato un incontro di vite e tante, strane coincidenze con Laioung, personaggio enigmatico, ma ragazzo gentile e, forse, fin troppo idealista (e se lo dico io…), tanto da “apparire”misterioso nel suo essere un grande artista.

Bisognerebbe sempre pensare alle cose belle della vita e in questa fase, post esplosione di contenuti editoriali, spero che il mio pensiero di cosa bella per questa canzone possa allietare anche altre anime e, come sempre, far riflettere, ballare, emozionare.

Manu Dolcenera

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