È stata la serie rivelazione del 2014: Braccialetti Rossi ha conquistato il pubblico di Rai 1 con la forza dei suoi protagonisti e di una storia vera adattata per il piccolo schermo. Una media superiore ai 6 milioni di telespettatori (6.210.000, share medio 22,57%), un fenomeno social che ha coinvolto soprattutto Twitter e una colonna sonora che ha conquistato il pubblico più giovane: la miniserie (6×100′) firmata da Giacomo Campiotti ha portato in tv le vicende di sei ragazzi, di età compresa tra gli 11 e i 17 anni, costretti a vivere in ospedale ma indomiti nel condividere la propria quotidianità di corsia, tra amicizie e amori, dolore e terapie, per sempre uniti dai loro ‘braccialetti rossi’ al grido “Watanka!”. Adattamento della serie catalana Polseres Vermelles, a sua volta tratta dalla vera storia dello scrittore Albert Espinosa che ha raccontato in un libro la sua decennale battaglia (vinta) contro il cancro quando era appena un adolescente, Braccialetti Rossi ha ormai nei suoi protagonisti dei beniamini della tv italiana.
Tutto ruota intorno a Leo (interpretato da Carmine Buschini), Vale (Brando Pacitto), Cris (Aurora Ruffino), Toni (Pio Luigi Piscitelli), Rocco (Lorenzo Guidi) e Davide (Mirko Trovato), che però non sopravvivrà ai suoi compagni. Per i cinque giovani attori reduci dalla prima stagione, ospiti del Giffoni Experience e impegnati nelle riprese della seconda e della terza stagione – ciascuna di quattro puntate “per curare al massimo la qualità”, come dichiarato dal produttore Carlo degli Esposti, a capo della Palomar – il ruolo nella miniserie Rai ha di certo segnato la loro carriera cine-televisiva, per alcuni non proprio agli inizi.
Non è questo il caso di CARMINE BUSCHINI, che ha debuttato proprio con Leo (Leone), alias Il Leader, in Braccialetti Rossi. Classe 1996, Carmine vien
e da Longiano (FC) e frequenta il Liceo Scientifico. Nel tempo libero gioca a pallanuoto e suona la chitarra: per lui una sola apparizione tv come ‘presidente per un giorno’ nella campagna Coca Cola 2013. Ruolo non facile quello di Leo, 17enne al quale è stata amputata una gamba per un tumore: una condizione che non gli ha fatto però perdere il sorriso né impedito di innamorarsi di Cris. “Il personaggio di Leo, come me, pensa agli altri, ma ciò che gli brucia lo nasconde bene dentro. Eppure sa ridere, gioire, amare. Lui e io siamo più uguali che diversi anche perché Giacomo Campiotti ha ‘costruito’ Leo giorno per giorno, scena dopo scena insieme a me” ha dichiarato l’attore presentando il suo personaggio.
Per BRANDO PACITTO, invece, il ruolo di Vale è l’ultimo di un nutrito elenco. Romano, classe 1996, debutta nel 2006 come Gesù Bambino nella miniserie La Sacra Famiglia (Canale 5, regia Raffaele Mertes). Nel 2007 è nel cast di Un Dottore Quasi Perfetto (Canale 5, Raffaele Mertes) e in Liberi di Giocare (Rai 1, Francesco Micciché). La tv non lo lascia andare: interpreta Lorenzo in Al Di Là del Lago (Canale 5, 2009, Stefano Reali), partecipa a Ballando con le Stelline nella quinta edizione del talent di Rai 1, è nel cast di Dov’è Mia Figlia (Canale 5, 2011, Monica Vullo) prima di interpretare Simone Annicchiarico adolescente nella miniserie Walter Chiari – Fino all’Ultima Risata (Rai 1, 2012, Enzo Monteleone) e di apparire ne I Cesaroni 5, su Canale 5. Nel 2014 è anche in Una Buona Stagione (Rai 1, Gianni Lepre), ma la fama arriva interpretando Vale che, come Leo, lotta contro un tumore ed è innamorato di Cris. Non a caso è il Vice-Leader dei Braccialetti Rossi.
AURORA RUFFINO è Cris, alias La Ragazza, unica presenza femminile del gruppo e in cura per anoressia: contesa da Leo e Vale e a lungo indecisa sui suoi sentimenti, opta poi per il Leader. Classe 1989, Aurora frequenta il terzo anno del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e ha debuttato nel 2010 nel film La Solitudine dei Numeri Primi di Saverio Costanzo. Nell’autunno 2012 approda su Rai 1 nella miniserie Questo Nostro Amore (regia Luca Ribuoli), mentre nel 2013 torna al cinema con Bianca Come il Latte, Rossa Come il Sangue, dove incontra il regista Giacomo Campiotti – che la dirigerà anche in Braccialetti Rossi – e i Modà che curano la colonna sonora del film e la scritturano per il video di Se Si Potesse Non Morire. Nel 2014 è anche nel cast del film tv Una Ferrari Per Due, di Fabrizio Costa, in onda su Rai 1.
PIO LUIGI PISCICELLI è Toni (Antonio), alias Il Furbo, di mestiere meccanico ‘clandestino’ nell’officina del nonno e ricoverato per un incidente stradale rimediato con una moto provata per divertimento. “Con Toni sento di avere molte caratteristiche in comune. Con lui condivido l’ironia, la capacità di sdrammatizzare e l’ottimismo” ha dichiarato il giovane attore, classe 1999, nato e cresciuto a Boscoreale, in provincia di Napoli, e studente al Liceo Linguistico di Torre Annunziata. Amante dei film di Totò e di Massimo Troisi, ha avuto una piccola parte nell’ultimo film dei Manetti Bros, Song ‘e Napule, con Giampaolo Morelli e Toni Servillo, pellicola che ha vinto un David di Donatello e un Globo d’Oro 2014 e ha raccolto ben sei candidature ai Nastri d’Argento. Il suo primo ruolo da protagonista, però, è proprio quello di Toni Il Furbo in Braccialetti Rossi.
LORENZO GUIDI è il più piccolo della compagnia con i suoi 12 anni da compiere il prossimo agosto: suo il ruolo di Rocco, L’Imprescindibile, che funge da voce narrante e punto di vista narrativo della prima stagione. In coma da otto mesi, Rocco è il fulcro della compagnia dei Braccialetti Rossi: è intorno al suo letto che si raccolgono i protagonisti della serie con le loro storie e i loro intrecci. “Ho imparato a stare zitto e fermo… cose che non avevo mai fatto prima!” ha confessato alla fine delle riprese. Il suo risveglio al termine della prima stagione è stato uno dei momenti più commoventi della serie. Non è, però, la prima esperienza tv per il piccolo Lorenzo, diretto da Giacomo Campiotti anche nella miniserie di Rai 1 Non è Mai Troppo Tardi dedicata al maestro tv Alberto Manzi e andata in onda nel febbraio 2014, contemporaneamente a Braccialetti Rossi.
MIRKO TROVATO ha prestato il suo volto a Davide, noto al pubblico tv come Il Bello: sfrontato, aggressivo, il suo personaggio è quello che subisce meno il fascino del gruppo, atteggiamento che in fondo nasconde una profonda sensibilità. “Come il mio personaggio sono un po’ duro e scontroso, ma in fondo sensibile” ha dichiarato Mirko, 14 anni, che vive a Pomezia con i genitori e la sorella maggiore, ama giocare a calcio ed è alla sua prima esperienza tv. Un debutto decisamente fortunato, visto il grande successo registrato dalla serie: “Ho vissuto una bellissima avventura che mi ha dato tante emozioni, soddisfazioni e lasciato tanti ricordi. Ho lavorato divertendomi” ha raccontato il giovanissimo attore, pronto a nuovi ruoli cinematografici e televisivi.